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Lime Crime Velvetines (Fall Edition) | Review, Swatch

Lime Crime Velvetine Liquid Lipsticks

Da queste parti non si smette mai di acquistare rossetti liquidi. Sono la mia fissazione degli ultimi due anni e ultimamente il mio target si è spostato su una sottocategoria: quella dei rossetti liquidi a tema autunnale. 
Sì, lo so, stiamo a Gennaio e l'autunno è bello che passato ma io con questi colori ci camperei tutto l'anno e quindi non è mai tardi per parlarne, vero? 

Ebbene, su Love Makeup tempo fa erano approdati i Velvetines di Lime Crime della collezione Prairie e i primi metallici, così ne ho approfittato per scegliere i miei preferiti e aggiungere al carrello anche qualche uscita più datata. Già dalla foto di anteprima potete notare l'originalissima selezione di tonalità che ho fatto, perciò oggi le raggruppo tutte insieme e ve ne parlo nel dettaglio, spendendo qualche parola sulla formula dei Velvetines e mostrandovi swatch e dovute comparazioni.


I Velvetines

Lime Crime Velvetine Liquid Lipsticks


I Velvetines di Lime Crime esistono da molto prima che scoppiasse il boom dei rossetti liquidi,  ma l'azienda ha deciso di ampliare notevolmente (e con una frequenza praticamente mensile, ormai) la gamma dei colori solo quando ha colto la diffusione del trend.
All'IMATS di Londra del 2013 acquistai il mio primo Velvetine nella tonalità Suedeberry: non so bene perché gli stessi così dietro, dato che è molto acceso e mi sta maluccio, perciò da allora non ne ho più comprati fino al lancio del Limited Edition Trio.

Sulla formula dei Velvetines non ho mai speso molte parole ed è il caso di farlo. 
La consistenza varia in base alle colorazioni ma, in generale, direi che è piuttosto liquida e scorrevole, di quelle che vanno stese con una certa cura per essere precisi.
La pigmentazione è buona sin dalla prima passata, anche se con le tonalità più scure una seconda aggiunta di prodotto è consigliabile (prima della fase di asciugatura, a mio avviso, è meglio per non stratificare troppo). Con gli swatch il discorso è un po' diverso: sul braccio il prodotto è parecchio scivoloso e si fa fatica a creare uno strato omogeneo, sulle labbra per fortuna ha un grip migliore.
Questa texture poco densa dei Velvetines si traduce in uno strato molto sottile, tanto che ci si dimentica quasi di avere il rossetto. E' dotato di un'elasticità tale che le labbra rimangono tendenzialmente lisce e vellutate, il prodotto non si insinua nelle pieghe e il risultato è esteticamente molto bello a mio avviso. Tra tutti i rossetti liquidi che ho provato i Velvetines sono probabilmente quelli più confortevoli proprio per la loro leggerezza e adattabilità alla superficie delle labbra. 

La profumazione è vanigliata, davvero gradevole e penso che alla maggior parte delle persone piacerebbe. Non trovo che permanga sulle labbra una volta che il rossetto si è asciugato, ma durante l'applicazione dà soddisfazioni olfattive!
L'unico che odora in maniera diversa tra quelli che possiedo è Pumpkin. Sa... di plastica? Non saprei dirvi se la differenza con gli altri è stato un mio caso sfortunato o se è proprio la tonalità che, per qualche componente interna, ha un odore diverso.

Lime Crime Velvetine Liquid Lipsticks

L'applicatore è molto piccolo, corto e a punta. Trovo si adatti bene alla forma delle labbra e anche a coloro che non le hanno troppo carnose, ma questa caratteristica a mio avviso si perde un po' per via della texture scorrevole - e quindi non semplicissima da gestire- . 
Non che un applicatore del genere sia inutile, anzi, ma penso sia ragionevole abbinarlo ad un pennellino di precisione soprattutto per chi ha labbra irregolari. 

Da sinistra: Colourpop | Anastasia | Lime Crime | Wycon

Lime Crime Velvetine Liquid Lipsticks

Veniamo ora alle colorazioni che ho acquistato!

Saint

Lime Crime Saint swatch

Saint è un color vinaccia. Già vi anticipo che è il mio preferito tra tutti perché è una tonalità stupenda, sobria e stranamente poco vista. Rossetti simili a Saint in genere hanno una punta di rosso o viola in più, sono più vampy e al confine con il nero. Quel che mi piace di Saint è che è un pelino desaturato e risulta, nell'insieme, lievemente spento senza sfociare nel grigio. 

E' stato difficile trovare un paragone degno di Saint, perché Beet It (Velvetine uscito nel Limited Trio di due anni fa) è decisamente più fucsia e acceso, Arabesque di Nabla è più chiaro, berry e vivido, mentre Kernel è quello che gli si avvicina di più (non per nulla anch'esso porta una lieve patina grigia) ma è spiccatamente più violaceo e freddo.

Lime Crime Saint swatch



Saddle

Lime Crime Saddle swatch

Posso dire alleluja? Finalmente un marrone con una punta di rosso e non viceversa.
Ho sempre avuto paura dei marroni, ma Saddle mi aveva conquistata fin dai primi sneak peek di Lime Crime e mi sono detta che, prima o poi, avrei dovuto constatare quanto male riuscissi a portarli.
Con Saddle mi sono ricreduta in parte, perché la sua componente rossa lo rende senza dubbio più portabile e, con il giusto trucco autunnale sugli occhi, sta divinamente. Peccato solo che sia un filino disomogeneo (e lo si intravede nello swatch su labbra, ma a suo sfavore hanno sicuramente giocato le mie labbra distrutte dalla serie di applicazioni che ho fatto) ma con due belle passate piene si risolve il problema.

In seguito all'acquisto di Saddle è seguita una spasmodica corsa al rossetto mattone, difatti ho acquistato Brick House di Coloured Raine, che gli assomiglia tanto ma a mio avviso ha un pizzico di marrone in meno e lo trovo, dunque, più portabile e il rossetto #04 Brick Chick di Wycon (della linea limited Kiss 'n' Ride) per cui vale la stessa considerazione ma è un po' più chiaro e a base più gialla.
Heathers di Anastasia è più freddo e scuro, mentre Gingersnap di Beauty Bakerie è assai lontano ma serviva probabilmente un colore più chiaro per farvi capire su che livello di profondità stiamo con Saddle e simili.

Lime Crime Saddle swatch


Pumpkin

Lime Crime Pumpkin swatch

Ammetto che Pumpkin è stata un po' una delusione, perché me l'aspettavo un color zucca più spento, invece mantiene una nota leggermente vivace che su di me, se non copro bene i rossori del viso, stona. 
Lo trovo comunque un bellissimo colore, senz'altro originale, che però mi piace spegnere con altri rossetti (tipo Buffy, sempre Lime Crime, che su di me è davvero atroce ma è perfetto per aggiungere un pizzico di grigio ai rossetti più accesi). 
Trovo che Pumpkin abbia una consistenza più densa degli altri, per questo lo trovo il più semplice da applicare. 

Credo sia davvero raro trovare un dupe per Pumpkin, perciò l'ho paragonato a Saddle, che è decisamente più marrone e meno acceso, e Dragonfire di Nabla che è molto più saturo e con meno arancio all'interno.

Lime Crime Pumpkin swatch

Teddy Bear

Lime Crime Teddy Bear swatch

Teddy Bear rispecchia il trend del momento, ovvero il rossetto grigio, in maniera più moderata perché al grigio hanno aggiunto una componente marrone e una violacea. Quando Lime Crime lo descrive come un lilac brown non posso che dargli ragione. 
Su di me non è esattamente valorizzante, però ha superato le mie aspettative. Il fatto che ci sia il marrone a smorzare il lilla e il grigio lo rende senz'altro più portabile. 

Non ho molti paragoni per Teddy Bear, ma credo di aver fatto centro con Kernel di Nabla, again. Questo è un pelo più scuro e direi anche con una nota grigia meno evidente, ma a livello di tonalità le definirei parenti.

Lime Crime Teddy Bear swatch


Lana

Lime Crime Lana swatch

Lana fa parte della serie Metallics dei Velvetines, che mantengono il loro lato da rossetto liquido (asciugatura rapida, texture no transfer e opaca) ma si differenziano per via del finish metallizzato molto forte. 
A me i rossetti metallizzati in generale piacciono molto, a patto che siano sufficientemente scuri. Di Lana ammetto che mi aspettavo una base più profonda, invece se applicato da solo rimane un marrone con riflessi ramati intensi. Il modo migliore per sfruttarlo è senz'altro tamponato al centro di un rossetto scuro, così mi piace davvero un sacco!
Lana si stende senza problemi, anzi, direi che paradossalmente la stesura è più coprente rispetto a quella con un Velvetine normale. Mi ha ricordato molto Guadalupe di LA Splash sia come consistenza che come colore, pur immaginando che questo fosse più bronzato che ramato.


Lime Crime Lana swatch

Conclusioni

Di rossetti liquidi ormai penso di averne provati a sufficienza per farmi un'idea su cosa mi piace e cosa no. Perché, inutile negarlo, il rossetto migliore al mondo non esiste: c'è chi preferisce consistenze più liquide e chi più cremose, chi ama le texture più confortevoli e meno durature e chi invece è a favore di quelle più secche e longeve.
I Lime Crime non sono i miei rossetti liquidi preferiti a livello di texture, se proprio dobbiamo dirla tutta. Sulle mie labbra molto irregolari il contorno risulta spesso e volentieri frastagliato se non mi armo di pennellino di precisione e tanta (ma tanta) pazienza, e la durata è abbastanza buona, ma non regge granché i pasti. Se dovessi disegnare una linea dei valori ai cui estremi ci sono i fattori "comfort" e "durata", Lime Crime pende sicuramente verso il lato comfort. Quel che adoro dei Velvetines è infatti proprio questo punto. Durante il giorno ci si dimentica davvero di avere il rossetto tant'è sottile lo strato e l'aspetto vellutato che conferisce alle labbra ha pochi uguali in commercio.

Un altro punto a favore di Lime Crime è che ha una gamma davvero vastissima di rossetti liquidi: ce n'è per tutti i gusti, davvero. I nude sono variegati alla stregua dei rossetti più scuri, ci sono tonalità stravaganti (perfino il verde oliva e il color cemento) e nuance più democratiche. 

Il prezzo dei Velvetines è di 20$, quindi poco meno di 20€. Li trovate sul sito ufficiale (dove nessuno becca mai dogana, ma non vorrei darvi questa certezza), su Asos, su Love Makeup e su Beautybay. 

A voi piacciono i Velvetines? Quali sono i vostri preferiti?