Vista la quantità di prodotti proposti da Nabla per la nuova collezione Goldust ho preferito dividere il post di swatch, comparazioni e considerazioni varie in due parti: oggi vedremo insieme i blush e gli ombretti, mentre prossimamente pubblicherò il post relativo alla Luxury Box contenente i Diva Crime e l'eyeliner Klimt.
Ombretti
Goldust ci propone 8 nuove tonalità di ombretti in polvere, di cui un paio nella texture Celestial (introdotta con la collezione Mermaid) e due in una formulazione tutta nuova, chiamata Super Matte.
Inizio dalla novità delle novità, ovvero la sopracitata texture Super Matte.
Siamo di fronte ad una consistenza decisamente diversa dai classici opachi in casa Nabla, che sono molto setosi e morbidi. La superficie degli ombretti Super Matte mi ha ricordato subito quella dei Matte2 di MAC: è liscissima a tal punto che sembra quasi di sfiorare una lastra di marmo, poco (se non addirittura per niente) polverosa, molto pigmentata. Nell'insieme la texture rimane più secca rispetto a quella dei semplici matte, difatti si preleva meglio con pennelli da sfumatura a setole fitte se si vuole ottenere subito un bel pay-off, ma trovo che aderisca molto bene sulla pelle e che non svanisca al minimo accenno di sfumatura.
I Matte di Nabla sono, al contrario, piuttosto semplici da applicare ma alcuni di essi non reggono giochi di sfumature più complessi come il cut crease, perché si sfumano, passatemi il termine, quasi da soli. Ombretti opachi così burrosi li prediligo in tonalità neutre e di transizione, in cui non richiedo un pay-off deciso. Per converso, adoro i matte più fermi quando voglio sfumare gradualmente e mantenere un minimo di intensità. Non so se il mio ragionamento contorto possa essere chiaro a qualcuno, ma quando si tratta di ombretti opachi ho la lingua - o la tastiera? - lunga.
Paprika | Super Matte
Nella nuova texture Super Matte abbiamo Paprika, il cui colore richiama appunto l'omonima spezia. In altri termini è un color zucca più spento e con una punta di rosso in più. Non si può dire che sia marrone, ma nemmeno che sia una tonalità decisamente arancione.
La pigmentazione è davvero elevata, perciò consiglio di utilizzarlo con cautela per evitare di ritrovarvi con una macchia di colore troppo intensa e quindi difficile da sfumare.
Credo di essere ben equipaggiata di colori caldi da sfumatura, ma sono contenta di avere solo un ombretto veramente simile a Paprika. L'Inglot #335 ha una punta di rosso in più, ma a livello di temperatura e intensità stiamo lì.
Petra di Nabla, invece, è più scuro e con una percentuale di rosso ancora maggiore. Onestamente non riesco a inserire Paprika nella stessa famiglia di Petra perché quest'ultimo lo classificherei più tra i marroni. La scelta di avere solo uno dei due o entrambi si fa semplice: amate alla follia i toni caldi e vi piace averne di diverse intensità e/o sfumature? Prendete sia Petra che Paprika. Vi serve solo un tono medio di questo genere? Petra forse risulta più versatile. Ad ogni modo, Paprika ha una texture migliore.
Cocoa Bear di Makeup Geek, Red Brick di MAC e l'ombretto Creation della Venus palette di Lime Crime sono visibilmente diversi e credo sia superfluo aggiungere altro.
Radikal | Super Matte
Radikal è un verde militare e, lo confesso, è una tonalità che nella mia collezione mancava proprio. E' un colore che non mi dona particolarmente, neanche nel vestiario, ma trovo che in questa collezione si abbini bene ad Absinthe e sia un bel colore complementare a Paprika.
Sull'occhio Radikal risulta abbastanza spento e, se non lo intensificate un po', si approssima quasi al grigio. Devo farmi ancora un'idea su di lui e vorrei sfruttarlo in vari contesti, perciò direi che ci riaggiorniamo prossimamente!
Luna | Bright
Luna viene descritto come un rosa champagne chiaro. Trovo che sia l'unica tonalità veramente ripetitiva nell'ambito degli ombretti già in gamma di Nabla, perché di illuminanti a base fredda ne ha prodotti e, anche se non si trattano di veri e propri dupe, forse avrei dato spazio ad altro nell'ambito della collezione (un bel prugna opaco che andasse d'accordo con Glasswork e Snowberry, forse?).
Ad ogni modo Luna ha una bella texture burrosa e pigmentata, tipica dei Bright del brand e che adoro. Sull'occhio è molto luminoso e mi piace utilizzarlo nell'angolo interno per ravvivare un trucco poco vivace.
Sugar e Luna sono diversi, però non mi sento di definirli due mondi opposti. Sugar ha una texture meno corposa, i suoi riflessi sono più dorati e la base è un pelo più calda.
Naked Lunch di Mac è la versione più moscia di Luna, mentre Sensuelle, da top coat qual è, risulta più trasparente e ha delle particelle luminose più grosse e visibili.
Danae | Celestial
Danae era uno degli ombretti che più di tutti non vedevo l'ora di provare e devo dire che non mi ha delusa. E' un bel marrone caldo ricco di riflessi color oro e rame.
La texture è Celestial e lo si evince dalla miriade di riflessi che porta e anche dalla consistenza ruvida e granulosa ma trovo che, a differenza degli altri ombretti con lo stesso finish, sia più corposo nonostante Nabla lo consigli come top coat. La sua base è infatti parecchio pigmentata e condivide poco quella trasparenza che hanno, ad esempio, Glasswork, Selfish o Nereide.
Ho cercato ombretti che fossero anche solo vagamente simili a Danae (e no, rispetto a ombretti come Rust è tutto un altro genere, se ve lo state chiedendo) ma non ne ho trovati. Cleo di Nabla, che è un oro lievemente bronzato, è ancora molto distante da Danae.
Ludwig | Super Bright
Ludwig è un Super Bright dalla base marrone scuro e una satinatura ramata. E' molto caldo e, a dire il vero, me lo aspettavo un filino più brillante di come risulta invece sull'occhio: i riflessi perdono di intensità e bisogna tamponare bene il prodotto per evitare che emerga solo la base scura. Nonostante ciò mi sento di perdonarlo, perché è una tonalità di gran lunga nelle mie corde. E' piuttosto pigmentato e burroso e si applica senza troppi sforzi, solo ecco, se avesse avuto dei riflessi più intensi sarebbe stato perfetto.
Anche qui, la missione swatch è stata un fail. Rust è meno rossiccio e più chiaro, in confronto a Ludwig si spegne e la cosa mi sorprende, dato che è uno degli ombretti più vivi e intensi che possiedo nel suo genere. Unrestricted ha una base prugna e dei riflessi dorati, mentre Steampunk di Makeup Geek è un pianeta a parte nonostante in cialda appaia più luminoso di come lo è in swatch.
Absinthe | Bright
Direi che un duochrome come Absinthe ci voleva nella gamma di ombretti Nabla.
La sua base marrone si fonde con riflessi verdi e teal (Nabla aggiunge anche "fragola", ma io faccio un po' fatica a notarli).
Nonostante Absinthe sia duochrome risulta meno tridimensionale, rispetto ad altri ombretti della categoria, una volta che lo si applica sull'occhio: alla prima passata si ottiene uno strato sottile e semi-trasparente, va tamponato e stratificato con cura per ottenere lo swatch che vedete di seguito.
Da brava blogger ho dimenticato di inserire Mela Stregata di Neve nello swatch: se per ora vi fidate della mia parola, quest'ultimo ha una base molto più prugna e riflessi ancor meno accentuati. Inserirò una comparazione in foto nei prossimi giorni.
Havoc di Makeup Geek è con mia grande sorpresa molto diverso per via dei riflessi verde oliva, mentre Club di MAC... è la sorpresa delle sorprese. Credevo fosse identico ad Absinthe e invece no, la base è parecchio più scura e la satinatura così poco evidente che lo rende davvero piatto in confronto agli altri ombretti dello swatch.
Solstice di Urban Decay è più trasparente ma molto più luminoso, oltretutto la base è più violacea e i riflessi più freddi.
Il pigmento #85 di Inglot, a mio avviso, è la versione evoluta di Absinthe: considerate che nello swatch l'ho applicato asciutto, perché sa essere ancora più intenso di così. Ecco, forse mi aspettavo che Absinthe fosse come lui ma d'altronde un ombretto pressato non raggiunge la stessa pigmentazione di uno in forma libera.Snowberry | Satin
Con Snowberry e Glasswork ci avviciniamo un po' al versante freddo della collezione. Non del tutto, a mio parere, perché Snowberry ha una base rosa caldo stemperata da una satinatura più fredda, mentre Glasswork è un nocciola dai riflessi malva e argento.
Snowberry è un Satin e ha una texture davvero setosa e piacevole al tatto, si preleva con facilità e lo trovo interessante nonostante nell'ambito di questa collezione passi un po' in secondo piano, di fronte ad ombretti particolari come Danae o Absinth.
Con mio grande stupore non ho nulla di simile: Desire di Nabla è più caldo e spento, mentre Shell della Venus palette di Lime Crime è spiccatamente più elettrico e chiaro.
Glasswork | Celestial
Glasswork è il secondo Celestial della collezione. E' caratterizzato da una base trasparente ma riflessi intensi, dall'effetto bagnato: elementi tipici del finish a cui appartiene, per l'appunto.
Glasswork è sicuramente pensato per sovrapporlo ad altri ombretti però, a mio avviso, si perde un po' con questo utilizzo a meno che non lo si stratifichi su basi omogenee (come prugna, nera, marrone e via dicendo), altrimenti temo che il risultato venga fuori pasticciato e confuso. Devo fare ancora delle prove, perciò tenete a mente che queste sono solo mie considerazioni.
Non ho trovato utili comparazioni con ombretti non di Nabla. Nell'ambito dello stesso brand possiamo notare come Ground State, che condivide la base nocciola di Glasswork, sia molto più coprente e freddo per via della superficie color lavanda.
Selfish, facendo parte dei Celestial, ha la stessa base sottile ma viaggiamo su un altro tipo di tonalità. Water Dream è ancor più trasparente ed è l'unico che mi sentirei di definire un top coat a tutto tondo.
Blush
Sui blush sono rimasta perplessa su un solo fatto: sono piuttosto freddi e si abbinano male a gran parte degli ombretti della collezione. E' vero che il fard andrebbe di pari passo con il rossetto, ma è anche vero che raramente sceglierò un rossetto freddo con un trucco occhi spiccatamente caldo. Trovo che Harper e Satellite of Love si concilino di gran lunga meglio con Luna, Glasswork e Snowberry.
Ciò che invece apprezzo molto dei blush di questa collezione è la loro pigmentazione, che mi sembra superiore rispetto a quelli già presenti in gamma. E' ovvio che Satellite of Love su di me risulti molto scrivente, essendo così scuro, ma vi assicuro che anche Harper va dosato con cura pur essendo, al contrario, molto chiaro.
Harper
Harper è un rosa bubblegum molto pallido. Anche se trovo cozzi con buona parte della collezione sono felice che Nabla lo abbia introdotto perché adoro i toni così chiari sulle guance e se ce ne fosse uno un pelo più caldo sarebbe perfetto.
Harper non è totalmente matte: ha una leggera satinatura che lo rende più tridimensionale ma, allo stesso tempo, quasi impercettibile ad occhio nudo.
Rispetto ad Harper, Beloved ha una nota corallo in più ed è più scuro. Impulse, invece, contiene più rosso ed è ancora più intenso. Con i tre rimaniamo sulla gamma dei blush rosati, ma sul viso creano ciascuno un effetto diverso. Impulse lo vedo meglio abbinato ai rossetti rossi e berry, rispetto ad Harper e Beloved che li preferisco in combo con rossetti sui toni del rosa e del corallo.
Satellite of Love
Appena l'ho swatchato ho pensato immediatamente di utilizzarlo in un trucco occhi. Onestamente non mi aspettavo un blush così pigmentato, nonostante dalla cialda si evince facilmente quanto sia scuro.
Satellite of Love viene descritto come un rosso bordeaux dai delicati riflessi blu, ma io una nota di rosa in più rispetto al bordeaux vero e proprio la vedo. Sul mio viso lo trovo, però, ancora troppo freddo per abbinarlo ad ombretti come Danae o Ludwig.
Credo che come tonalità sia pensato per funzionare su carnagioni più scure della mia ma, se ben dosato, si adatta bene anche alle pelle chiare e fair.
Satellite of Love è in assoluto il blush più scuro in gamma. Non ho niente di vagamente simile per fare un paragone decente, ma ero curiosa di compararlo a Regal Mauve e Kendra: Satellite of Love è sensibilmente più profondo e rosso dei due, che condividono invece una nota malva.
Crème Shadow "Dusk"
La prima parte del post sulla collezione Nabla si conclude con un nuovo Crème Shadow, che mi ha fatto battere il cuore sin dal comunicato stampa.
Dusk è un oro rosa. E' in assoluto il mio colore preferito nei gioielli ma, soprattutto, è una delle tonalità che prediligo per truccarmi in maniera valorizzante e semplice (insomma, sapete che io sugli occhi provo di tutto senza alcuna remora, ma nel quotidiano scelgo sempre toni neutri e luminosi).
A livello di texture Dusk non mi ha dato problemi, a differenza di un paio di Crème Shadow della collezione Potion Paradise (di cui parlerò presto sul blog). E' pigmentato, ricco di riflessi, si stende facilmente sull'occhio senza lasciare macchie.
Alla vista del comunicato stampa l'ho pensato subito: Dusk deve somigliare parecchio a Cosmopolitan di Makeup Geek (che si vocifera sia il dupe di Expensive Pink di MAC). Difatti li trovo davvero molto simili, ma Dusk ha una base più rosata e di contro Cosmopolitan ha dei riflessi di un oro più caldo.
Desire di Nabla viene descritto anch'esso un oro rosa, ma Dusk ha una nota pesca che lo rende un pelo più vivace. Lazy Days, infine, è decisamente più chiaro e meno pigmentato.
Come vedete non ho inserito alcun Crème Shadow nella comparazione: tra quelli che possiedo nessuno a mio avviso meritava il paragone, essendo parecchio distanti da Dusk.
Conclusioni
Sulla collezione in generale tirerò le somme nella seconda parte del post, ma intanto posso fare un bilancio sugli ombretti e i blush.
Degli ombretti vi consiglio ad occhi chiusi, ammesso che vi piacciano le relative tonalità, Danae, Paprika, Ludwig e Snowberry perché sono le più particolari e prestanti. Vorrei provare a fondo tutti gli altri per capire meglio alcuni possibili utilizzi e se alcune difficoltà siano superabili (come tirar meglio fuori i riflessi di Absinthe, sfruttare a dovere Glasswork e Radikal). Trovo che anche Luna sia molto valido come ombretto e ve lo consiglierei senza problemi a patto che non abbiate già qualcosa di simile, s'intende.
Il Crème Shadow Dusk è stupendo e vi tornerà molto utile per il quotidiano, devo solo farmi un'idea sulla durata perché l'ho utilizzato troppo poco per esprimermi.
I blush mi sembrano lievemente più pigmentati degli altri già in gamma e consiglio Harper alle pelli molto chiare che vogliono un fard easy e delicato (e che si sentono a loro agio con i toni freddi), mentre Satellite of Love a mio avviso è un must per un vasto range di pelli e si abbina bene a una bella selezione di rossetti (e può essere sfruttato anche sugli occhi, cosa non da poco).
Tutta la collezione Goldust di Nabla è già online sul sito ufficiale scontata del 15%. Sono presenti anche degli intriganti set natalizi contenenti vari prodotti del brand. E' un buon pretesto per provare qualcosa di Nabla se avete intenzione di darle una chance!
E voi? Avete già fatto acquisti della nuova collezione?
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