Scrivere quest'articolo è stato complesso, vista la mole di foto e swatch che servivano alla causa, ma finalmente sono riuscita a pubblicare una macro recensione sui miei rossetti MAC.
Nonostante il titolo, usare il termine "collezione" mi piace poco: pondero sempre ogni acquisto per non incappare in doppioni e cerco di sfruttare ogni singolo pezzo che possiedo. Ad ogni modo, oggi vi parlerò nel dettaglio dei nove rossetti del marchio che ho acquistato nel tempo, mostrandovi come al solito swatch e comparazioni.
Collezionare rossetti Mac è diventato una moda, soprattutto nei vari gruppi di Facebook che frequento, come se l'intera gamma fosse indistintamente caratterizzata da una qualità suprema e imbattibile. Io non ho avuto modo di provare tutto ma credo che, come per ogni brand, Mac abbia dei pezzi forti e pezzi non altrettanto validi e perciò ho cercato di selezionare sia una gamma cromatica che mi piacesse, sia dei finish con cui mi sentissi a mio agio. Non ho intenzione di svaligiare il negozio e collezionare compulsivamente ogni tonalità presente, tant'è che per il momento non sento neanche l'esigenza di acquistare altre colorazioni (ma potrei ricredermi, non si sa mai) e sono mesi che non compro rossetti da Mac.
All Fired Up
All Fired Up è un Retromatte e, da quel che ho potuto constatare, rispetto al finish Matte è molto più secco e duro da stendere: necessita di labbra lisce e ben idratate e un pelo di pazienza nell'applicazione, perché rossetti così solidi non sono semplici da rifinire lungo i contorni. Dovendo fare molta pressione per rilasciare pigmento rischio di ottenere bordi tremolanti e poco precisi, motivo per cui mi aiuto con una matita (la Kiko Smart Pencil #709 è di un colore davvero molto simile ad AFU e costa poco).
Non ho trovato simili nel mio stash: Marilyn di Mulac me lo ricorda perché è anch'esso un colore pastello, ma lo è ancor di più di AFU ed è anche più rosso. Alter Ego e Beverly sono più spenti e meno rosati.
Crosswires
C'è poco da fare, quando indosso Crosswires penso sempre alla primavera. E' un rosa corallo acceso, dal finish Cremesheen, dunque presenta una texture cremosa e luminosa.
I Cremesheen sono super confortevoli, hanno una durata tutto sommato superiore alla media dei rossetti cremosi in commercio e non sbavano eccessivamente fuori dai contorni. Hanno una texture sottile, che rilascia pigmento in maniera graduale e ciò fa sì che il rossetto si assesti per bene sulla superficie delle labbra. Tra i rossetti non opachi, è la mia formulazione preferita in assoluto.
Crosswires e On Hold, rossetto di cui vi parlerò poche righe più avanti, sono abbastanza simili ma presentano comunque delle differenze: On Hold ha una punta di lampone in più, è leggermente più spento e scuro e a mio avviso più democratico, si adatta meglio ai diversi trucchi occhi.
Il Kiko Velvet Mat #612 è più spento e marroncino, Panta Rei di Nabla decisamente più rosso e profondo, Balkis un mondo a parte.
I Cremesheen sono super confortevoli, hanno una durata tutto sommato superiore alla media dei rossetti cremosi in commercio e non sbavano eccessivamente fuori dai contorni. Hanno una texture sottile, che rilascia pigmento in maniera graduale e ciò fa sì che il rossetto si assesti per bene sulla superficie delle labbra. Tra i rossetti non opachi, è la mia formulazione preferita in assoluto.
Crosswires e On Hold, rossetto di cui vi parlerò poche righe più avanti, sono abbastanza simili ma presentano comunque delle differenze: On Hold ha una punta di lampone in più, è leggermente più spento e scuro e a mio avviso più democratico, si adatta meglio ai diversi trucchi occhi.
Il Kiko Velvet Mat #612 è più spento e marroncino, Panta Rei di Nabla decisamente più rosso e profondo, Balkis un mondo a parte.
Come vi dicevo, On Hold è simile ma non identico a Crosswires e lo indosso più spesso perché mi condiziona meno sulla scelta del trucco occhi. Per il trucco ordinario, quando non voglio seccare le labbra con rossetti opachi, nel 90% dei casi ricorro a lui perché è fresco, giovanile, trovo che mi illumini e mi faccia sembrare meno stanca. Non è un colore caldo, ma nemmeno troppo freddo, mantenendosi più o meno sul neutro penso che possa fungere da rossetto da giorno per diversi sottotoni.
On Hold è un Cremesheen e pertanto valgono le stesse considerazioni di Crosswires.
Fusion Pink
Fusion Pink è uno dei rossetti più particolari che io abbia mai visto. E' un colore davvero cangiante, con una base rosa accesa e calda e delle iridescenze fucsia che si colgono solo sotto determinate angolazioni e luci. Sicuramente non è un colore molto democratico, tant'è che ho difficoltà anch'io a d indossarlo, ma è stupendo e merita l'acquisto solo per la sua originalità.
Il finish è Amplified ed è anch'esso cremoso, ma diverso dal Cremesheen: a mio avviso gli Amplified hanno una texture più corposa, pigmentata, tendono però a durare meno con il passare delle ore. Mi sento più a mio agio con un Cremesheen, lo sento più stabile sulle labbra e raramente tende ad andare fuori dai contorni. So che questo è un punto controverso, c'è chi preferisce Amplified e chi Cremesheen, personalmente voterei per il secondo.Ho messo a confronto Fusion Pink con Funny Face di Nars, che presenta anch'esso delle iridescenze bluastre, ma ha una base più magenta. Storyteller, la Duobaci di Neve, è più spenta, più scura e rosata.
Chatterbox
Ho acquistato Chatterbox seguendo l'impulso dettato dall'arrivo della primavera e, sebbene mi piacesse molto appena acquistato, ora non è un colore che mi vedo bene addosso: probabilmente è troppo freddo e lattiginoso, mi slava un pochino e ho alternative sulla gamma dei rosa che trovo mi donino meglio. E' un rosa chiaro e pastello, dal finish Amplified.
La Pastello Orchidea di Neve è più spenta, scura e meno fredda. Rosa Ciclamino di Wycon è un pelo più profondo e forse meno freddo, pertanto mi piace di più.
Flat Out Fabulous
Quando chiedi che rossetto Mac acquistare, tutti rispondono "Prendi FOF!". Come biasimarli, d'altronde Flat Out Fabulous ha il suo fascino: è un fucsia con una nota violacea dal finish Retro Matte. Mi piace abbinarlo a dei makeup occhi molto freddi, sui toni dei blu, viola o fucsia, quando voglio osare ma non troppo.
Tra le comparazioni ho inserito vari rossetti, ma nessuno è veramente identico a FOF. I più vicini che possiedo sono Centrifuchsia di Lime Crime e Across the Universe di Nabla, che però sono meno violacei e più caldi.
Come matita per il contorno labbra a Flat Out Fabulous abbino sempre la Kiko Smart Pencil #708, davvero molto simile ed economica.
Dubonnet
Se Dubonnet fosse un rossetto liquido penso che spopolerebbe tra il web. Invece è un Amplified e purtroppo bisogna stargli appresso in sede di applicazione: essendo molto cremoso e di una certa intensità il rischio è quello di ottenere dei contorni frastagliati e poco puliti, motivo per cui vi consiglio di armarvi di pazienza e di un pennellino. E' un colore tuttavia omogeneo e rilascia un'ottima pigmentazione.
Dubonnet è uno dei miei preferiti tra i nove che possiedo di MAC e la ragione risiede nella tonalità: è un rosso con una punta di marrone non troppo evidente, si sposa bene con dei trucchi dai toni caldi e con i verdi fa subito Natale.
Dubonnet ricorda la Duebaci "Incognito" di Neve, anche se quest'ultima è un pelo più opaca e contiene un po' più di marrone. Heathers di Anastasia è più scuro e leggermente più violaceo, Domina di Nabla accentua quest'ultimo aspetto ed è più freddo, Wonka contiene più marrone che rosso ed è sensibilmente più profondo.
Diva
Ho aspettato tanto prima di acquistare Diva e ancora mi chiedo perché.
E' un rosso bordeaux abbastanza profondo, su di me come sempre appare un colore "importante" ma c'è chi lo sfoggia in maniera più naturale e perciò, se temete che sia troppo scuro, vi consiglio di provarlo senza troppi pregiudizi.
Il finish è un Matte e rimane decisamente più confortevole rispetto ad AFU e FOF, di contro c'è il fatto che resiste molto meno ai pasti e alle sostanze untuose, perciò lo indosso principalmente quando so che non devo mangiare o quando posso ritoccarlo agevolmente. A parte ciò, il colore è stupendo, capisco perché sia così popolare.
Nonostante stia collezionando diversi rossetti scuri devo dire che nessuno è proprio identico a Diva. I più papabili potevano essere Domina di Nabla, che però è più violaceo, e Heathers di Anastasia, che contiene più marrone ed è ancora più rosso. Diciamo che Diva, in un ordine cromatico, lo inserirei esattamente tra i due.
Un tempo si vociferava che il Rimmel Kate #107 fosse un dupe di Diva ma, ehm, secondo me stiamo parecchio lontani: il Rimmel è più chiaro, acceso, con una nota lampone che lo rende più fresco.
Fashion Revival
L'ultimo rossetto di cui vi parlo è effettivamente l'ultimo che ho acquistato in negozio, ovvero Fashion Revival. Lo scorso autunno il suddetto è stato riproposto in una collezione del brand chiamata The Matte Lip e stranamente ho avuto il tempo di andare in un corner da Coin, provarlo con calma e decidere se acquistarlo o meno senza che diventasse sold out nel giro di una manciata di minuti. Fashion Revival riscuote di una buona fama e devo dire che è tutta meritata: dal sito ufficiale viene descritto come un "lampone profondo" e tutto sommato la descrizione gli calza. E' una tonalità intrigante, sarà perché è scuro al punto giusto, leggermente spento e una bella via di mezzo tra il rosso e il rosa.
Il finish è Matte e, almeno su di me, si comporta più o meno allo stesso modo di Diva.
FR mi ricordava qualcosa già in mio possesso ed era probabilmente la Pastello Sfilata di Neve, che però è un pelo più chiara e accesa. Kernel di Nabla è totalmente diverso, mi ricordava il Mac per la sua nota spentina ma questa è decisamente più evidente sul primo, molto più grigio.
Conclusioni
Chi più, chi meno, mi piacciono tutti i rossetti che vi ho descritto nel post di oggi, ma i miei finish preferiti sono senza dubbio Retromatte e Cremesheen: il primo per la sua ottima durata e resistenza ai prodotti oleosi, il secondo per la sua confortevolezza e semplicità di stesura.
Trovo gli Amplified molto pigmentati ma poco stabili e resistenti (problema che riesco a limitare con l'utilizzo di una matita come base), mentre i Matte per essere rossetti opachi trovo che non siano poi tanto più duraturi della media, pur essendo molto confortevoli sulle labbra.
Queste, ci tengo a sottolinearlo, sono considerazioni assolutamente personali ed è molto facile che le vostre opinioni divergano dalle mie.
I rossetti MAC sono venduti esclusivamente sul sito ufficiale, presso negozi monomarca e corner: molti incorrono in rossetti fake acquistati presso canali non autorizzati, attenzione perciò alle truffe e comprate solo da rivenditori ufficiali. Il prezzo dei rossetti è di 19,00 €.
Questa era la mia piccola collezione di rossetti Mac! Quali sono i vostri preferiti?
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