Nabla Cosmetics Mermaid Collection | Anteprima, swatch, prime impressioni

Dopo mesi di tentazioni da parte di Nabla, è arrivato finalmente il giorno tanto atteso: quello dell'uscita della collezione estiva Mermaid!

Stavolta sono riuscita a buttare giù qualche riga di prime impressioni (assieme agli immancabili swatch e comparazioni) giusto in tempo per il lancio. Grazie anche all'azienda, che ha anticipato i tempi di invio dei prodotti, ho avuto modo di provare qualche pezzo della collezione per alcuni giorni. 

Cosa penso della Mermaid? C'è qualche somiglianza con le edizioni passate? Trovate le relative risposte all'interno del post di oggi.

Overview

La collezione Mermaid si compone di 9 ombretti, 2 blush e un rossetto Diva Crime. Abbiamo dunque un ombretto in più e un rossetto in meno del solito.
Onestamente trovavo fosse importante la presenza di almeno un'altra tonalità per le labbra: a parte il fatto che non tutti si sentono a proprio agio con i nude, penso sia utile avere anche un'alternativa più profonda e vivace. Oltretutto, l'estate mi fa pensare a colori saturi e brillanti. Un bel viola/fucsia/rosso perlato? Sarebbe stato il top, a mio avviso!

Gli ombretti presi singolarmente mi piacciono molto, mi ricordano molto un mondo "sirenesco", ma avrei apprezzato tantissimo degli opachi colorati, come un verde acqua o un rosa, da poter abbinare alla brillantezza degli ombretti già presenti.

Fatta questa premessa vediamo nel dettaglio la collezione, perché trovo i singoli pezzi molto interessanti!

Ombretti | Eyeshadows

Ho ricevuto sei ombretti su nove: mancano all'appello Chemical Bond, Nereide e Sugar. Soprattutto i primi due sono davvero curiosa di vederli dal vivo, Sugar ho l'impressione che non sia poi troppo distante da Sensuelle come risultato sull'occhio, lo trovo un pelo ridondante all'interno della collezione, ma è tutto da vedere non appena avrò un confronto live.

La novità che introduce la Mermaid è la texture Celestial, che appartiene ai tre nuovi ombretti Selfish, Nereide e Sensuelle. Non ho trovato descrizioni ufficiali al riguardo, direi che il denominatore comune è senz'altro un effetto duochrome e glossy, luminoso e sfaccettato.

Sensuelle

Rosa baby tenue e luminoso con uno spiccato riflesso duochrome oro, brillante e romantico.

Sensuelle è un top coat e fa parte del finish Celestial. La sua base è trasparente e poco costruibile, i suoi riflessi sono molto evidenti e, al contrario, intensificabili ad ogni passata. Come effetto può ricordarvi un po' gli ombretti minerali di Neve come Disgelo, Aurora Boreale, anche se trovo che questi siano leggermente più stratificabili, mentre Sensuelle un filino più discreto.

Credo che Sensuelle possa dare il meglio di sé sopra ad ombretti diversi da quelli della collezione, i cui riflessi sono già degni di nota senza l'ausilio di alcun top coat. Io l'ho utilizzato, ad esempio, sopra al rossetto Closer per renderlo più particolare, ma lo vedo bene anche su ombretti opachi.

Anche se sapevo di non avere nulla di simile come ombretto pressato, Water Dream di Nabla mi sembrava un paragone utile da mostrare: la sua base è molto più scura ed evidente, il finish a mio avviso è ancora più glossy e luminoso. Christine (fuori produzione) è più coprente, ha una texture completamente diversa, meno granulosa. Madreperla è duochrome, ma ha un finish satinato e più discreto, spento: la tonalità, inoltre, è parecchio lontana.

Cleo

Oro sontuoso a base ocra, che sembra oro colato. È l’oro egizio di Cleopatra ed anche quello vergine di una pepita.

La descrizione di Nabla mi trova concorde: non vi aspettate l'oro acceso luminoso, piuttosto una versione "bronzata". Cleo ha una base calda, bruciata, e riflessi dorati più accentuati. Lo trovo perfetto sfumato con dei marroni caldi (es. Cocoa Bear di MUG, Caramel e Petra di Nabla) e un eyeliner nero ben allungato.
La texture è morbida e moderatamente cremosa, non spolvera ed è semplicissima da applicare.

Come al solito ero convinta che "tanto un oro come Cleo ce l'ho nelle mie palette" e invece no, neanche per sogno. L'Inglot #430 è decisamente più giallo e brillante, Half Baked della Naked più spento, Strike della Vice 2 più spento e giallo. Karma di Makeup Geek è un'altra storia, un duochrome oro con riflessi verdini. 

Under Pressure

Blu duochrome dalla base verde petrolio bruciato e dall’elettrico riflesso teal in superficie.

Avevo tante aspettative su questo ombretto pur temendo un "effetto Babylon" che, se non esaltato da basi bagnate e/o collose e non applicato con cura, rischia di incupirsi una volta sfumato.
Se Babylon ha una texture più costruibile che poco aiuta a marcarne i riflessi, Under Pressure è molto più pigmentato e riesce ad essere più luminoso nonostante la base così profonda. Anche quest'ombretto, però, necessita di cura nell'applicazione e, a mio avviso, dà il meglio di sé applicato su tutta palpebra (magari con un pennello leggermente inumidito).

Under Pressure è il classico ombretto che mi fa pensare ad uno smokey alternativo, cupo, valorizzato da una linea di matita lungo le ciglia e tanto mascara. Qui trovate il trucco che ho realizzato con esso.

Ho menzionato Babylon poche righe più su, ma è simile ad Under Pressure?
No: i riflessi sono più verdi e la base più sottile. Secret Garden di Makeup Geek è una versione duochrome e più concentrata di Babylon, dai riflessi più intensi e dalla base marroncina.
Eternity e Baltic di Nabla sono molto diversi da Under Pressure, nonostante dalla cialda potrebbe sembrarvi il contrario.

Calypso

Viola eliotropo con un riflesso di violetta super-metallico e freddo.

Calypso è probabilmente l'ombretto che meno mi ha colpito dalle prime foto ufficiali e, paradossalmente, quello che più mi ha sorpreso una volta provato dal vivo.
Ha una base lievemente spenta ma valorizzata da mille riflessi violacei, super concentrati, che rendono l'effetto finale dell'ombretto un vero e proprio specchio. Nell'insieme risulta elettrico e ammetto che mi mette un po' in difficoltà sui suoi utilizzi, proprio perché così brillante: lo vedo bene come punto luce di un trucco viola cupo oppure in un look eccentrico con degli eyeliner pastello, ma devo fare ancora qualche prova prima di dirvi come lo preferisco applicare.
La texture è bellissima, piena ma lievemente più ruvida al tatto rispetto a Cleo (complici, sicuramente, i microglitter all'interno).

Sono certa che in molti vi stavate chiedendo se Calypso assomigliasse agli ombretti viola già presenti in casa Nabla: Lilac Wonder è molto più lavanda e tenue, Cattleya è satinato e ha una base magenta.

Selfish

Ombretto multiriflessato dalla base teal bruciata e dal preponderante riflesso multicolor in cui spiccano componenti rosa, viola, champagne ed indaco.

Eccoci dunque all'ombretto su cui avevo più aspettative, Selfish. Che altro vi devo dire, se non "compratelo immediatamente"? E' senza dubbio la tonalità più peculiare della collezione, innovativa per via dell'effetto bagnato che rilascia nell'applicazione e dei riflessi di diversi colori.
A seconda della sua inclinazione si intravede più o meno la base scura, risulta sempre differente ad ogni luce, motivo per cui non è affatto semplice fotografare quest'ombretto.
Come utilizzo finora lo prediligo sfumato con dei teal opachi e regnante al centro della palpebra, perché trovo superfluo abbinarlo ad altri ombretti glitterati: rischia di passare in secondo piano. Qui trovate un mio trucco con Selfish.

Nonostante la texture sia diversa e abbia un effetto tutto nuovo, devo dire che non ho riscontrato grandi differenze al tatto rispetto agli altri ombretti della collezione: morbida, ma non troppo, piuttosto aderente alla pelle anche se rilascia glitter su tutta la superficie in cui si applica. Ricorda molto Water Dream nella consistenza e, a questo punto, credo che quest'ultimo sia stato inserito nel nuovo finish Celestial introdotto dalla Mermaid.

Con le comparazioni probabilmente non sono stata molto fortunata, ma ho voluto compararlo a due ombretti che mi ricordavano la texture di Selfish. Il primo è Voodoo della Vice 2, un po' meno glossy e riflessato ma direi che non si discosta moltissimo (salvo per il colore che, ovviamente, è tutt'altra storia). Chimera di Neve è un duochrome, ma ha una texture più ruvida e un finish meno luminoso.

Juno Moon

Base ruggine scura che si fonde con un pronunciato riflesso viola ciclamino elettrico.

Juno Moon mi ha stregato. A parte il fatto che ha una texture meravigliosa, super morbida, al pari di Citron e Daphne, la tonalità è davvero ricercata. La base è calda e si nota solo sotto certe angolazioni, la satinatura è vivace e più fredda. A mio avviso Juno Moon sa essere davvero portabile, perché è ben bilanciato sia come profondità che come saturazione. Provatelo su tutta palpebra o abbinato a Cleo, ad esempio. 

Rispetto a Grenadine e Cranberry di MAC, Juno Moon è più scuro, freddo e violaceo. Daphne me lo ricorda a livello di finish, anche se il contrasto tra base e riflessi è più intenso in Juno Moon. Il colore è indubbiamente diversissimo.

Coralia | Blush

Dei due blush della collezione, ho ricevuto solo Coralia che, effettivamente, era quello che più mi intrigava dei due. Rimango comunque incuriosita da Kendra, che andrò a provare in negozio non appena mi sarà possibile!

Coralia viene descritto come un deciso color pesca lievemente duochrome dalla splendida satinatura rosa ramata. La tonalità mi ha colpito parecchio perché si abbina davvero bene alla categoria di rossetti nude che preferisco, quelli caldi e lievemente marroncini. La satinatura si vede, ma non si distingue particolarmente sul viso: insomma, dona più luminosità di un blush opaco ma risulta ancora molto tenue. 

Mi piace il fatto che in Coralia non ci siano particelle glitterate che si perdono sul viso. L'applicazione è semplice e il prodotto si sfuma bene, meglio se applicato su una base ben costruita e opacizzata. 

Come intensità trovo che sia perfetto per le pelli da chiare a medie, perché non è un colore molto pastello che va a ingrigire i volti più ambrati. Non so se possa funzionare su pelli molto scure, ma per le molto chiare basta saperlo dosare. Io ora sono lievemente abbronzata e lo trovo su misura per la mia carnagione attuale, che diventa color biscotto e si scurisce appena.

Rispetto a Nectarine, Coralia ha una componente aranciata più spiccata ed è un pelo più scuro. Winnie di Mulac è più chiaro, pastello, con molto meno rosa all'interno. Coralia dei tre è l'unico ad essere satinato, spero che dalla foto riusciate a cogliere questo aspetto.

A livello di durata trovo sia ancora presto per esprimermi, ma con un fondotinta minerale riesce a raggiungere la fine della mia giornata lavorativa senza attenuarsi troppo (dalle 8 alle 17), sulla pelle struccata trovo che svanisca prima perché il caldo in questi giorni è infernale e il mio viso si lucida tantissimo. 

Closer | Diva Crime Lipstick

Closer è l'unico Diva Crime presente nella collezione Mermaid. Come dicevo qualche riga più su, sono un po' perplessa riguardo questa scelta, perché trovo che non si abbini perfettamente a tutte le tonalità degli ombretti.
Closer viene descritto come un nude pieno di stile in cui marrone e rosa partecipano in quantità identiche. Io continuo a trovarlo un filo più rosa e penso che il rischio di ritrovarsi le labbra color cioccolato risieda più in tonalità come Balkis che in Closer.
E' un rosa spento, abbastanza freddo, con una nota appena grigiastra. Su di me raggiunge il mio limite personale dei nude, ovvero quel confine che pongo tra i rossetti cancella-labbra e i nude più valorizzanti: Closer è la frontiera della seconda categoria, è il più chiaro che trovo io possa permettermi.

Essendo un Diva Crime ha un finish opaco, una texture cremosa e gestibile, al pari degli altri rossetti della linea in mio possesso. Non ho ancora fatto molte prove per la durata ma, come al solito, mi sembra resista molto bene a pasti non troppo unti.

La ricerca dei rossetti da comparare a Closer è stata molto interessante, perché temevo dupe su dupe e invece così non è stato. 

Noterete dalla foto come Closer sia più chiaro di Balkis, Taupe e Carnal, decisamente più rosato e freddo in maniera variabile rispetto ai tre. Portrait e Panta Rei li ho inseriti per mostrarvi quanto sia più spento in confronto Closer, a livello di tonalità stiamo su pianeti molto distanti.

Per chiarirvi meglio le idee vi posto un collage di comparazione tra Closer e Balkis, sotto stesse luci e stesso bilanciamento del bianco. Il risultato sulle vostre labbra potrebbe essere diverso, spero però che il paragone vi possa aiutare. Alcune ragazze mi hanno detto che accantoneranno l'idea Closer perché Balkis è già troppo chiaro per loro, perciò tenete a mente questo fattore se ponderate l'acquisto del primo.

Conclusioni

Il post è stato già lungo abbastanza, perciò vado dritta al dunque: quali pezzi vi consiglio di questa collezione? I miei ombretti preferiti finora sono Calypso, Juno Moon e Selfish: trovo siano i più ricercati e luminosi, quelli che si notano al primo sguardo e soprattutto i più caratterizzanti del tema della collezione (almeno per come la vedo io). Non posso espormi sui pezzi che non possiedo, ovviamente, ma spero di farvi sapere presto cosa ne penso. 

Il blush Coralia è entrato dritto nella mia routine. Su Closer ammetto di non essere ancora molto convinta: è molto carino, ma continuo a preferirgli toni più decisi come Balkis. 

La collezione Mermaid debutterà il 13 Luglio sul sito ufficiale e presso i rivenditori autorizzati ad un prezzo di lancio (presumo scontato del 15% come al solito).

E voi, cosa acquisterete di questa collezione?