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LA Splash Dia de los Muertos (Day of the Dead) collection [Review]


Rossetti liquidi. Ancora. A quanto pare non ne avevo abbastanza così, qualche mese fa, ho deciso di ordinare l'intera collezione Dia de Los Muertos di LA Splash. I fattori determinanti nella scelta sono stati due: il packaging accattivante e le colorazioni senza dubbio originali. 
Le opinioni del web sulla formulazione dei rossetti liquidi del marchio sono molto controverse, per tale motivo ho azzardato a prenderli a scatola chiusa. Oggi vi illustrerò le mie impressioni a riguardo, corredate dai soliti swatches. 




Insomma, parliamone: il tappo decorato con i teschi messicani è o non è qualcosa di meraviglioso? 
Nonostante ciò il packaging rimane essenziale: corpo trasparente, forma a cilindro, - un po' più sottile e alto rispetto alla media dei rossetti liquidi - nome della colorazione sull'estremità superiore. 
L'applicatore è allungato e regolare, senza alcuna svasatura: diciamo che una forma come quella di Colourpop e Anastasia, leggermente angolata, la preferisco perché agevola la stesura del rossetto, ma per fortuna quello di LA Splash è abbastanza proporzionato rispetto alla dimensione delle labbra. Insomma, riesco a disegnare l'arco di cupido con una discreta precisione. 



Da sinistra: Colourpop, Anastasia Beverly Hills, LA Splash, Lime Crime, Wycon, Pupa Milano.


LA Splash vanta ormai diverse linee di rossetti liquidi: la Lip Couture, la Smitten Lip Tint Mousse, la Studioshine Lip Lustre. La collezione Dia de Los Muertos fa parte di quest'ultima e onestamente non saprei dirvi cosa cambia rispetto alle altre due, non avendole ancora provate. Ci aggiorneremo in futuro, perché so già di non riuscire a resistere alla tentazione di provare altre tonalità.

I Dia De Los Muertos sono sei e sono caratterizzati da una texture metallica, brillante, pur essendo rossetti che si asciugano mantengono i loro magnifici riflessi. Una volta asciutti sono assolutamente no-transfer.



Guadalupe è un oro-bronzo piuttosto dal sottotono piuttosto giallo, con un finish "foiled" all'ennesima potenza. 
E' il colore più peculiare della collezione e ammetto che, dopo un primo entusiasmo, non so ancora bene come utilizzarlo in un trucco - ma portate pazienza, un giorno ci riuscirò! - . Secondo me potrebbe star bene come punto luce su delle labbra color ruggine o prugna, ma è tutto da vedere. Avrei preferito fosse un pelo più profondo su di me, ma sto considerando l'idea di mixarlo ad altri rossetti liquidi per crearne un oro più spento e portabile. Insomma, devo fare qualche esperimento per darvi un'opinione completa.



Catrina, detto anche mon amour. Se amate l'effetto Blue Brown anche sulle labbra questo rossetto farà per voi. La base marrone-rossiccia rivela una satinatura dai toni verdi e blu. Non è un colore piatto e lo potete capire già dalle due foto che ho scattato del tubetto, difatti anche sulle labbra si comporta in maniera diversa a seconda della luce e noterete più o meno i suoi riflessi. Se doveste scegliere un solo colore dell'intera collezione scegliete Catrina. Punto.




Valentina è tanto bello quanto rognoso da stendere. Si tratta di un color vinaccia dal finish leggermente metallico, quest'aspetto è forse meno evidente rispetto agli altri della collezione. 
Valentina è il classico colore che cerchi da una vita ma che, ahimé, ha una formulazione poco amichevole: quando lo si applica tende a spostarsi e a non coprire bene la zona, pertanto bisogna fare almeno due passate e capire un po' come si comporta per cercare di ottenere un risultato omogeneo. Questa pecca porta inevitabilmente il rossetto a seccare le labbra, perciò quel che vi consiglio - ammesso che vogliate acquistarlo comunque - è di contornare le labbra con l'aiuto di un pennello e poi di riempirle cercando di fare uno strato per volta, anche se il primo non è omogeneo. Aspettate dunque che si asciughi prima di procedere ad una seconda stesura, così applicherete solo quanto necessario. Questo metodo a mio avviso è utile un po' per tutti i rossetti liquidi in generale ma soprattutto con quelli come Valentina.




Se da Valentina volete passare al livello successivo, Hasta la Muerte farà per voi. E' un viola molto cupo, profondo, con una satinatura leggermente più chiara che lo rende un colore più dinamico e sfaccettato. Nel range dei viola è senz'altro la tonalità che preferisco: non sono una grande fan dei rossetti alla Heroine perché trovo mi stiano davvero male, con Hasta la Muerte e simili riesco a trovare un compromesso e a sentirmi più a mio agio. 
Nonostante sia scurissimo trovo si stenda piuttosto bene. Richiede una certa attenzione nell'applicarlo perché, come tutti i rossetti ultra profondi, la più piccola asimmetria si nota tantissimo perciò aggiungo che un pennellino per labbra, con Hasta la Muerte, è quasi indispensabile.



Anche se so di non portarlo al meglio amo il rossetto blu, ma mi piace ancora di più quando è in un finish metallico. Sangre Azul è un blu zaffiro profondo dalla satinatura indaco. 
C'è altro da aggiungere? Valutate voi. 



L'ultima tonalità della collezione è Amor Eterno. Un altro viola, questa volta con un po' più di rosso all'interno e senza dubbio più vivace, ma non troppo, motivo per cui non mi dispiace affatto portarlo pur non essendo il mio preferito della linea. 
E' più liquidino degli altri ma non quanto Valentina, infatti rimane abbastanza semplice applicarlo in maniera omogenea. 



Tiriamo le somme, ora. 
Penso che non tutte le colorazioni si comportino allo stesso modo: Valentina ha senz'altro la formulazione peggiore, è più liquida e tende a viaggiare lungo le labbra. Se proprio vi piace la tonalità vi consiglio di rivolgervi altrove e trovare un'alternativa più valida. Ad ogni modo, ho imparato a gestirla con il metodo che vi ho descritto più su, anche se richiede parecchio impegno che, onestamente, rossetti altrettanto scuri non esigono (vedi Heathers di Anastasia, ad esempio). 

Quanto alle altre nuance, la pigmentazione è pazzesca sin dalla prima passata, ciò implica che un solo strato sia più che sufficiente. E vi consiglierei di limitarvi comunque a massimo due, perché questi rossetti liquidi seccano più rispetto ad altri che ho provato. Le mie labbra reggono tranquillamente un po' di secchezza e anzi, per quanto mi riguarda gli LA Splash sono tra i più duraturi in mio possesso: sono più resistenti a prodotti oleosi, anche se non ne escono del tutto indenni ovviamente. 
Certo è che, se non tollerate in generale la sensazione "asciutta" tipica di un rossetto liquido, questi di LA Splash non fanno per voi. 
Se non li sottopongo a stress nel corso della giornata noto che non si deteriorano e rimangono perfetti. Il "punto di rottura" avviene dopo diverse ore - non quantificabili in maniera precisa perché dipendono molto dall'idratazione delle labbra, dai pasti che fate e via dicendo - e infatti tendono a sgretolarsi un pochino ma generalmente, nel mio caso, ne passano almeno 5 o 6.
Insomma, come vedete la "questione LA Splash" è molto soggettiva: ho sentito tanti pareri negativi e devo dire che sono fortunata a dovermi distinguere, perché con questi rossetti mi ci sto trovando bene. Non mi sento di dire che sia la formulazione più confortevole dell'universo: trovo i Lime Crime, Colourpop e Anastasia più leggeri come texture e ne preferisco la sensazione mentre li indosso, ma non mi sento affatto di dover bocciare questa collezione e vi consiglio di puntare soprattutto su pezzi come Catrina, Sangre Azul e Hasta La Muerte.

Potete reperire i rossetti LA Splash su siti europei validi come Beautybay, Love Makeup e Maquillalia. Io li ho presi dal secondo perché all'epoca gli altri due non vendevano ancora il brand ma forse, per i tempi di spedizione più brevi, vi consiglierei Maquillalia (il prezzo rimane identico, 14 euro circa a rossetto).

Avete mai provato i rossetti LA Splash? Cosa ne pensate?