Ecco il senso di questa nuova rubrica, se così vogliamo chiamarla: un riepilogo delle mie opinioni su diversi brand di cui possiedo buona parte dei prodotti, così da potervi dare una visione di insieme di ciò che offrono nella speranza di riuscire a guidarvi negli acquisti.
Probabilmente il marchio di cui ho più prodotti in assoluto è Nabla: non possiedo tutto, in particolare non ho molti dei prodotti con cui hanno esordito, però so che è un brand che piace a molti, me compresa, e di cui leggo sempre più spesso nei gruppi a cui sono iscritta domande del tipo "come vi trovate con i Diva Crime?" o "sono validi i loro ombretti?". Ecco le mie risposte a riguardo!
Ho deciso di spezzare il post in più parti (credo non più di due) per evitare di renderlo troppo lungo, perciò oggi vi parlerò esclusivamente degli ombretti del brand.
Ombretti
Linea base
Trovo però Camelot un po' polveroso e forse lo preferirei meno morbido, per poterlo utilizzare in trucchi più geometrici come i cut crease. E' un bel punto di marrone freddo che trovo davvero utile, solo ne preferirei una texture più ferma e secca e che si presterebbe meglio allo scopo.
Fossil l'ho utilizzato parecchio per poi innamorarmi di altri colori da piega, tra cui alcuni che vi mostrerò più avanti.
Caramel è forse il mio preferito tra gli opachi, un colore davvero particolare che molte persone trovano poco portabile. Inutile dirvi che son gusti e lui rientra pienamente nei miei.
Antique White è secondo me un ombretto da avere, il perfetto bianco avorio per illuminare l'arcata sopraccigliare.
City Wolf l'ho acquistato perché mancava effettivamente un grigio opaco nella mia collezione, ma ammetto di utilizzarlo poco perché su di me sta malissimo. E' stato molto utile, però, per fare il contouring nel mio trucco da Ursula.
Atmosphere, unico Bright del gruppo, ha una texture meravigliosa e tipica del finish. Ottima anche la pigmentazione.
Collezione Solaris (qui il post)
All'uscita della Solaris, ormai risalente ad un anno fa, Nabla mi omaggiò dell'intera collezione, composta da 8 inediti ombretti. Come quelle successive, non è stata proposta in l.e. perciò potete trovarla ampiamente in vendita sul sito ufficiale o presso i rivenditori autorizzati.
La Solaris è l'unica collezione di Nabla che non comprende ombretti opachi. Personalmente ho amato ogni pezzo, ad eccezione di Lazy Days che qualitativamente trovo inferiore rispetto agli altri 7: meno pigmentato e ricco di glitter, che tendono a svolazzare un po' ovunque. Ho scoperto solo scrivendo questo post che fa parte di un altro finish chiamato Sparkle ed effettivamente si spiega perché sia diverso in confronto a tutta la gamma ombretti di Nabla.
A parte ciò, trovo che molte delle perle del brand siano da ritrovarsi proprio in questa collezione, a partire da Rust che è il burro fatto ad ombretto nonché una tonalità splendida (forse sono di parte, sapete che amo questi toni caldi e ramati).
Aurum è a mio avviso stato parecchio sottovalutato dal pubblico, lo vedo utilizzare così poco! Eppure è una tonalità davvero ricercata e nel mio kit ancora non ho trovato nulla di simile. Essendo un Bright ha una pigmentazione eccellente.
Ho letto pareri discordanti su Cattleya, soprattutto riguardo alla sua pigmentazione. Io non ho nulla da dire sulla sua scrivenza, anche se il suo finish Satin gli dona una texture più sottile e costruibile. Nei miei makeup non ho mai avuto problemi nell'utilizzarlo e lo trovo davvero affascinante, soprattutto per via di quella satinatura bluastra. Una nuance molto particolare e che merita, secondo il mio parere.
Riconosco che Madreperla sia stupendo, peccato che su di me poco funzioni e non so valorizzarlo come meriterebbe. Secondo me dà il meglio di sé sulle carnagioni da medie a scure o comunque su una base taupe o nera (come mostro in questo post).
Non volete cedere all'ennesima Naked e volete costruirvi un range di marroni? Secondo me Entropy e Tribeca non hanno nulla da invidiare a quelli di Urban Decay. Creare una palette dei toni neutri con almeno uno di questi ombretti è, a mio avviso, da considerare. Pigmentazione eccellente e texture burrosa, come tutti i Bright.
Zoe è uno degli ombretti più peculiari di Nabla e devo dirlo, l'ho utilizzato tantissimo da quando l'ho ricevuto. E' un Satin, per cui texture sottile e stratificabile ma in ogni caso dalla pigmentazione eccelsa. Mi piace come punto luce nell'angolo interno o al centro della palpebra, applicato su tutto l'occhio su base teal o nera... è da avere, punto.
(ehm, sì, Lazy Days è stato depottato e non molto bene. Con Aurum il tentativo ha avuto decisamente più successo.)
Collezione Genesis (qui il post)
Grazie alla Genesis fu ampliata la gamma dei Soft Matte e devo dire anche con dei pezzi interessanti, primo tra tutti Petra: colore inedito almeno nella mia collezione, molto più portabile di quello che sembra, un po' polveroso ma ben pigmentato e sfumabile. Seguono poi a ruota Mimesis, uno degli ombretti più utili dell'universo per dare profondità allo sguardo, e Narciso, un colore da piega dalla temperatura abbastanza bilanciata e per questo molto versatile.
Quando consiglio degli ombretti Nabla da acquistare, menziono sempre Citron. Pigmentatissimo, ricercato, anche questo molto più portabile di quel che appare e sa essere davvero elegante come punto luce di un trucco sia neutro che colorato.
Nel mio post di prime impressioni avevo scritto di un'enorme somiglianza tra Deep Truth ed Eternity, però continuo a preferire il secondo per via della sua texture morbida e scorrevole. Se siete amanti del blu zaffiro non potete perdervelo.
Grenadine, rispetto agli altri della collezione, lo trovo leggermente meno pigmentato e più bisognoso di essere costruito per ottenere un colore pieno.
Superposition è l'unico pezzo limited edition della Genesis ed è stato poi riproposto in permanente sotto il nome di Ground State e con una texture diversa, più morbida e aderente, e priva di glitter. Anche la tonalità, seppur molto simile, non è identica. Preferisco di gran lunga la nuova versione alla prima, la trovo qualitativamente migliore e più semplice da utilizzare.
L'unico ombretto che non possiedo, non avendolo ricevuto e nemmeno acquistato, è Sandy. Utilizzo poco tonalità del genere e pertanto non ho sentito l'esigenza di acquistarlo.
Collezione Butterfly Valley (qui il post)
La collezione più recente di Nabla si compone anch'essa di 8 ombretti (più due rossetti, di cui parlerò in un post a parte) tra i quali ne possiedo 6, non avendo ricevuto i restanti due (Pegasus e Moonrise) che ero intenzionata ad acquistare. Vedendoli dal vivo, però, non è scattata la scintilla e ho abbandonato l'idea. Ritengo infatti di avere i migliori pezzi della collezione, il primo è senz'altro Unrestricted. Un colore senz'altro inedito e sorprendente per via della base rossiccia, ben pigmentato pur non avendo quella consistenza morbidissima degli altri ombretti Nabla (l'azienda spiega che per questa collezione hanno pressato maggiormente gli ombretti per rendere la texture più sottile e modulabile). Lo segue a ruota Babylon che forse avrei visto meglio nella versione Bright classica dei Nabla, dunque più burrosa, nonostante il colore sia facilmente costruibile. Altro pezzo che adoro è Clementine, una tonalità particolare e allo stesso tempo portabile, specialmente su base nera. Conserva la texture originaria e per questo motivo è, a mio avviso, il più pigmentato e setoso di tutta la collezione.
Lilac Wonder è un Satin, non vi aspettate una pigmentazione estrema sin da subito perché va costruito un po'. Lo trovo molto utile per dei punti luce o per un'effetto quasi bagnato sull'occhio.
Tra i Soft Matte ho apprezzato particolarmente Peach Velvet, un colore da piega molto chiaro che è perfetto per ammorbidire i contorni di un trucco caldo. Wild Side è un po' polveroso e non del tutto uniforme, lavora meglio se applicato in maniera diffusa perché aderisce meno alla pelle rispetto agli altri ombretti.
Ombretti H2O
Credo di possedere la prima formulazione di questi ombretti (o comunque, una delle prime) che ho acquistato ben prima che uscisse la collezione Solaris. Ho Christine e Prerogative e, seppur trovo le tonalità davvero interessanti, come texture preferisco di gran lunga gli ombretti della linea classica perché più pigmentati e più semplici da applicare. Oltretutto avverto bruciore se li utilizzo troppo in prossimità dell'occhio, specialmente con Christine. Mi auguro però che Nabla li riproporrà in versione Bright o Satin, Christine è un illuminante stupendo e qualche volte l'ho utilizzato sul viso per questo scopo, Prerogative lo vedrei benissimo in una versione 2.0 da applicare assieme a Cattleya o Lilac Wonder.
(Gli ombretti sono stati depottati dal loro originario packaging per poterli inserire in una palette magnetica. Ho anche messo un adesivo metallico tondo sul retro della cialda, altrimenti questa non viene attratta dalla calamita.)
Daphne n°2
Uno degli H2O di maggior successo, Daphne, è stato riproposto in versione Bright con il nome Daphne n°2. Scelta azzeccatissima, è uno dei miei ombretti preferiti di Nabla in assoluto sia per la tonalità stupenda che per la sua ottima pigmentazione. Non possiedo l'H2O per cui non ho modo di farvi il confronto, ma mi sentirei di dirvi per i motivi già esposti di puntare direttamente sulla nuova versione.
The Round Up
In linea generale le mie prime impressioni sugli ombretti Nabla si sono confermate: quelli che mi sono sembrati i meno performanti sono quelli che ho effettivamente meno utilizzato nel tempo, quelli su cui avevo grandi aspettative si sono rivelati i miei preferiti in seguito.La durata è ottima per tutti gli ombretti, anche se vi ricordo che io utilizzo sempre una base per gli occhi (Soft Ochre di MAC). Non so darvi numeri in termini di ore, ma se mi trucco la mattina arrivo tranquillamente fino a sera con il trucco occhi intatto.
Il finish che preferisco è senza dubbio il Bright perché più aderente alla pelle, pigmentato e setoso. Anche il Satin mi piace molto, nonostante la texture più sottile e comprende alcuni dei prodotti di punta del brand, come Zoe o Cattleya. Forse rivedrei un po' il Soft Matte per colori come Wild Side o Camelot, per far sì che siano meno polverosi e abbiano una texture più ferma e gestibile nei trucchi più geometrici.
Nel prossimo post vi parlerò dei Diva Crime e della restante gamma che offre il brand. Spero vi sia stato utile questo post, a presto!
Cosa pensate degli ombretti Nabla?
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